Parità di genere e inclusione sono tematiche destinate a diventare sempre più importanti nelle organizzazioni. Non è un caso che Ania e le Organizzazioni sindacali abbiano raccomandato a tutte le Aziende del settore assicurativo di favorire i congedi di paternità/parentali, per agevolare la condivisione delle responsabilità di cura in ambito lavorativo e familiare e di sostenere ulteriori permessi per assistenza dei familiari, rispetto a quanto già previsto dall’art. 33 della l. n. 104/1992, prestando particolare attenzione al lavoratore definito dalla legge come caregiver familiare.
Inoltre, nel caso in cui quest’ultimo sia genitore di figlio fino al dodicesimo anno di età, le Imprese sono state invitate a valutare la concessione di forme di flessibilità (lavoro agile, lavoro a tempo parziale ecc.) e di prendere in considerazione la concessione della stessa flessibilità a favore del personale con disabilità o che abbia familiari a carico o sia affidatario di soggetti con disabilità, al quale non sia stata riconosciuta, ai sensi della l. n. 104/1992, la situazione di gravità. Nella stessa direzione va l’invito di Ania a favorire orari di lavoro flessibili anche per familiari con figli con DSA/BES, impegnati nell’assistenza alle attività scolastiche.
Obiettivo: eliminare gli ostacoli alla gender equality
Per raggiungere l’obiettivo delle pari opportunità è fondamentale rimuovere ogni ostacolo discriminatorio alla partecipazione degli individui alla vita sociale, economica, politica e al mondo del lavoro. Di questo ANIA e i Sindacati ne sono pienamente convinti. Da qui l’idea di ampliare i compiti della Commissione Mista Nazionale (CNPO), che avrà il compito di: analizzare l’intera problematica relativa alle pari opportunità, alla diversità e all’inclusione, con particolare attenzione alla gender diversity; studiare eventuali azioni di supporto che permettano un migliore e adeguato inserimento delle persone con disabilità nella posizione lavorativa, assicurando un monitoraggio costante del fenomeno della disabilità in ambito lavorativo; sviluppare momenti di raccordo e attività di monitoraggio delle iniziative in materia di pari opportunità, diversità e inclusione, con particolare attenzione relativamente all’evoluzione delle azioni per valorizzare tutte le professionalità delle lavoratrici nel settore.