Per il mondo delle assicurazioni arrivano nuove aree di sviluppo dallo spazio. La Space Economy, infatti, è un mercato che vale 100 miliardi di dollari a livello globale, che scende a 200 milioni di euro in Italia con 144 imprese che vi operano.
Un settore che, stando ai dati dell’Osservatorio Space Economy del Politecnico di Milano, sta assumendo un ruolo sempre più strategico, con un crescente risalto anche nel dibattito pubblico. E l’Italia non fa eccezione.
Non è un caso che le Compagnie assicurative abbiano iniziato a guardare con interesse questo settore sviluppando prodotti e offerte per proteggere i lanci spaziali, i satelliti, le attrezzatture e le missioni con i loro ritardi e le loro cancellazioni.
Partnership strategiche
Ma da qualche tempo a questa parte le Compagnie assicuratuive stanno anche investendo in società che hanno sviluppato tecnologie utili in fase di sottoscrizione e quantificazione del rischio. Munich Re, per esempio, attraverso il suo braccio venture ha scommesso nella spacetech Okapi: Orbits, che ha sviluppato un software di gestione del traffico spaziale per coordinare e ottimizzare le operazioni di satelliti, razzi e sensori.
Mentre Generali da due anni ha avviato una partnership con Ticinum Aeropspace, società spin-off dell’Università di Pavia, altamente specializzata in intelligenza artificiale ed elaborazione dati geospaziali. Insieme hanno ideato una soluzione all’avanguardia che combina dati satellitari con immagini a livello stradale in un ambiente guidato dall’intelligenza artificiale, utile a Generali per creare una mappa raffinata del proprio portafoglio immobiliare ed essere in grado di assistere i clienti nell’intraprendere le azioni più efficaci per mitigare i rischi legati alle catastrofi naturali.