L’economia italiana sta dando prova di forza. Lo ha confermato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria al convegno “Transizione e sviluppo: il futuro dell’UE e delle Regioni”: «I dati dicono che il 2023 non sarà così fosco, anzi, stiamo andando meglio dei nostri competitor. Francia e Germania segnano il passo, noi conquistiamo quote di mercato».
E per la seconda metà dell’anno «ci aspettiamo un’inflazione in calo e una ripresa robusta del commercio internazionale. Viaggiamo verso un nuovo record dell’export. L’industria italiana, dopo gli schiaffi del 2008 e del 2010, si è irrobustita, patrimonializzata, trasformata».
Per in numero uno di Confindustria due sono le condizioni per una piena ripresa: «Che l’inflazione non torni a infiammarsi e che il Governo non sbagli gli interventi di politica industriale».