Il numero delle polizze sanitarie è destinato ad aumentare nei prossimi anni. A oggi si stima che oltre il 25% degli italiani abbia aderito a qualche forma di sanità integrativa, che sia un’assicurazione, un fondo o una cassa sanitaria.
Una percentuale destinata a crescere secondo gli esperti di Bain & Company Italia, spinta dall’allungamento dell’aspettativa di vita e dal calo della natalità, che stanno avendo un forte impatto sull’invecchiamento della popolazione con i cittadini che avranno bisogni sanitari e assistenziali sempre più rilevanti.
La spesa sanitaria in Italia è del resto in progressivo aumento e si è attestata a 168 miliardi di euro nel 2021, in crescita di 26 miliardi rispetto al 2010, con un’incidenza della spesa privata in costante aumento negli anni pre-pandemia, nel 2021 vicino ai livelli del 2019. Un andamento guidato dalla componente intermediata (assicurazioni, fondi e casse) che ha registrato un incremento maggiore (+2,3%) rispetto alla componente out-of-pocket (in aumento dello 0,4%). «Nonostante il sistema pubblico garantisca un ampio perimetro di protezione, notiamo un crescente ricorso alla spesa privata, soprattutto per le visite specialistiche e per i servizi diagnostici; tale spesa, tuttavia, è ancora in gran parte out-of-pocket e dunque non ottimizzata da strumenti di copertura come le polizze assicurative o l’adesione a fondi o casse sanitarie», hanno spiegato ai media Paolo Mori e Nicola Donadeo, rispettivamente Expert Partner e Associate Partner di Bain & Company.