Non ha dubbi Victoria Hurth, ricercatrice del Cambridge’s Institute for Sustainability e tra i maggiori esperti in materia di sostenibilità a livello mondiale: per cogliere le sfide del nostro tempo, ripensare la propria cultura e attuare in modo corretto la transizione energetica e tecnologica, le aziende devono essere “purpose-driven”, ovvero orientate a uno scopo.
Una visione innovativa pienamente abbracciata da SACE, il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha organizzato un workshop a porte chiuse con l’esperta, al fine di individuare le strategie chiave per sostenere le imprese italiane verso la transizione ecologica, giusto a ridosso del lancio del proprio piano industriale per il prossimo triennio che mette export, sostenibilità e PMI al centro della strategia.
«Un’azienda deve avere ben chiaro qual è il proprio punto di vista e quali sono gli scopi che stabilisce, presupposti fondamentali per capire come agire nel mondo e sui mercati.
Se a un’organizzazione manca questa capacità non sarà in grado di allinearsi ai criteri di sostenibilità», ha detto Hurth.