Oggi, nel mondo del lavoro, per ogni 156 senior ci sono 100 junior. Il quadro del collocamento non è però negativo: nel 2022 il tasso di occupazione giovanile 25-34 anni è aumentato del 7%, quello della fascia 15-24 anni del 4%. Il comparto agricolo, quello industriale competitivo, il settore terziario e il pubblico sono quelli in cui i nuovi lavoratori troveranno maggiori opportunità di impiego: la trasformazione digitale in corso, sia nel settore privato sia in quello pubblico, favorirà la creazione di professioni altamente specializzate. È quanto emerge dagli ultimi dati Istat diffusi nel corso dell’evento LM Day: PaNDA2023, destinato agli sbocchi professionali degli studenti dei corsi di laurea magistrale, organizzato dal dipartimento di Scienze politiche e Sociali dell’Università di Pavia diretto dalla professoressa Silvia Figini. Un quadro che non si discosta di molto da quello nazionale.
«Il disallineamento che in Italia esiste tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro è un mio ‘pallino’», ha commentato Alessandro Fermi, Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione della Regione Lombardia, «e penso che la politica sia chiamata a trovare una soluzione per colmare questo gap, di modo che la scuola cominci davvero a formare persone che siano pronte a entrare nel mondo del lavoro con le competenze che le aziende richiedono».
Guardando in prospettiva, i dati Excelsior sui programmi di assunzione delle imprese evidenziano come le maggiori difficoltà di reperimento riguardino le figure tecniche (57,3% dei candidati sono introvabili, con punte del 71,5% per i tecnici della salute) e le figure operative (55% con oltre il 70% per i meccanici riparatori e l’85% per figure specialistiche in campo edile); più della metà dei candidati è di difficile reperimento anche per manager e specialisti (50,5%). All’interno di questo aggregato, i più “introvabili” sono gli specialisti in scienze della vita (70,8%), profili fondamentali nella filiera della salute.
L’invecchiamento dei lavoratori apre nuove opportunità
«Anche per i professionisti qualificati più giovani e per i neolaureati», precisa Joelle Gallesi, managing director di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale qualificato, «il mercato del lavoro è dinamico. La maggior parte delle richieste, in questo momento, si concentra nell’ambito dell’automotive, automazione, efficientamento energetico. Tra le figure più ricercate troviamo chi sa analizzare e interpretare in maniera approfondita la grande quantità di dati che ogni azienda produce e gestisce (come i data manager e data analyst) e quelle operanti nel comparto delle nuove energie (e-mobility soprattutto), ma anche i responsabili della logistica, esperti di digital marketing, specialisti di aree commerciali (sales development representative, back office commerciali) o di tutto ciò che è legato agli adempimenti del GDPR e alla contrattualistica sulla privacy».
E l’invecchiamento della popolazione in età lavorativa apre la strada a nuovi scenari con opportunità occupazionali. L’industria, il terziario e il terziario avanzato, sia nel settore pubblico che privato, offrono, insieme al comparto del no profit, diverse opportunità professionali: infatti, in questi ambiti si registrano le entrate più consistenti di nuove figure e in sostituzione di coloro che vanno in pensione.