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I nuovi bisogni di protezione della società, determinati dall’invecchiamento della popolazione, dalla necessità di sviluppare coperture essenziali per la qualità della vita delle persone e per la competitività del tessuto produttivo e agricolo, sono le tre linee guida attorno alle quali si disegnerà il futuro del mercato assicurativo nazionale. A dirlo è stata Maria Bianca Farina, Presidente ANIA, durante l’ultimo Insurance Summit.
«Mutamenti che richiedono alle compagnie una rafforzata capacità di innovazione, per assicurare rischi sempre più complessi e adattare l’offerta dei prodotti alle nuove esigenze, anche aumentando la complementarità con i servizi offerti dal pubblico», ha spigato Farina.
«Le Compagnie assicurative potranno sviluppare nuovi ecosistemi, come quello della salute, ma anche della casa e della mobilità. Si pensi ai processi di assistenza sanitaria; al monitoraggio preventivo dei territori alla luce della crisi climatica. Si pensi, anche, alla trasformazione dei servizi di mobilità dove sistemi di sharing di auto, moto e bici affiancano e spesso sostituiscono l’acquisto del mezzo di trasporto, con evidenti ricadute sulle dinamiche assicurative».
Tecnologia motore del cambiamento
E la tecnologia è il principale fattore abilitante per creare gli ecosistemi, riprogettare il business e migliorare la qualità dell’offerta. «Una recente indagine internazionale dell’Associazione di Ginevra1, svolta su un campione di 21 grandi compagnie di assicurazione, ha evidenziato che oltre l’80% di esse è già protagonista di ecosistemi digitali in partnership con altri operatori e oltre il 60% sta sviluppando una propria piattaforma», ha aggiunto Farina.
Le nuove tecnologie, dunque, di fronte ai nuovi orizzonti del rischio, «rappresentano un potente strumento per migliorare la protezione di cittadini e imprese, ridurre la sottoassicurazione e garantire stabilità allo sviluppo del Paese», ha chiosato Farina .