DALLA GREAT RESIGNATION AL BIG STAY?

(Immagine di Freepik)

Le grandi dimissioni sono finite? Ni. Secondo alcuni esperti, infatti,  i mercati del lavoro a livello internazionale starebbero attraversando un periodo di stabilità, con lavoratori restii a lasciare il posto di lavoro. Tendenza che Oltreoceano hanno battezzato Big stay. Ma stando a un recente sondaggio, realizzato dalla società di consulenza PwC in 50 Paesi, il 28% delle persone ha “molta probabilità” o “estrema probabilità” di trovare un nuovo lavoro nei prossimi 12 mesi, rispetto al 19% del 2022.

Troppi carichi di lavoro

A spingere questi lavoratori a cercare nuove occupazioni sarebbero i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro. Quasi la metà delle persone intervistate, infatti, ha dichiarato che il loro carico di lavoro è “aumentato in modo significativo” nell’ultimo periodo e che hanno dovuto imparare a utilizzare nuovi strumenti o tecnologie per poter continuare a operare. Più della metà degli intervistati ha espresso preoccupazione per la rapidità con cui la loro professione sta cambiando, mentre il 62% ha dichiarato di aver assistito a maggiori cambiamenti nell’ultimo anno rispetto ai 12 mesi precedenti.

Il ruolo dell’IA

Allo stesso tempo, alcuni lavoratori sembrano essere ottimisti riguardo all’ascesa dell’IA generativa. In particolare circa il 62% ritiene che l’IA generativa possa “aumentare l’efficienza” sul posto di lavoro. Non solo.  Pur riconoscendo le potenziali insidie di un’adozione più ampia dell’IA generativa, oltre il 70% delle persone ritiene che quest’ultima possa essere uno strumento sia per l’apprendimento di nuove competenze sia per una maggiore creatività sul lavoro.

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