Questo per l’Europa è un periodo di grandi sfide: dalla crisi economica in atto, alla guerra in Ucraina che rischia di cambiare gli equilibri geopolitici mondiali, il conflitto tra Israele e Hamas, fino all’invecchiamento della popolazione e la transizione demografica. Temi caldi, caldissimi, affrontati anche da Maria Bianca Farina, Presidente Ania, nel corso dell’Ania Insurance Summit che si è tenuto nella capitale a inizio ottobre.
«I tassi di natalità sono in riduzione praticamente in tutta Europa e il tema si sta imponendo come fondamentale per la crescita e la sostenibilità del welfare ovunque nel continente», ha detto Farina, per poi aggiungere: «Nel 2020 il numero di bambini nati nell’Unione europea si è attestato a 1,5 per donna, ben al di sotto del 2,1 necessario per mantenere l’equilibrio demografico. Entro il 2050, il 30% della popolazione europea sarà over 65 con le prevedibili serie ripercussioni sugli attuali sistemi di welfare, che necessitano, sin d’ora, di interventi che ne rafforzino la sostenibilità».
Il contributo dell’IA
Un quadro complesso all’interno del quale, secondo Farina, l’intelligenza artificiale generativa potrà dare un importante contributo. Stando ai dati snocciolati da Bloomberg, l’intelligenza artificiale potrebbe raggiungere un valore di mercato globale di 1.300 miliardi di dollari entro il 2032. Ma sia chiaro: «l’IA da sola non potrà mai sostituire l’uomo, che resta al centro. Renderà obsolete alcune professioni, ma ne sta già creando altre e proseguirà a farlo», ha precisato la Presidente Ania. Sempre secondo Bloomberg, grazie all’IA verranno creati circa 69 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi cinque anni, «dando nuovo slancio alla crescita e aumentando le possibilità di diversificare la nostra economia. La nostra industria può fare da modello in Europa per mostrare come questa nuova tecnologia possa creare valore per l’economia senza diventare motivo di disgregazione e destabilizzazione nella società», ha aggiunto Farina.
Compagnie assicurative motore dello sviluppo
E il comparto assicurativo può giocare un ruolo chiave nello sviluppo del mercato europeo, creando nuovi prodotti e servizi capaci di rispondere sempre più alle mutevoli esigenze di protezione e di investimento degli assicurati, ma anche «sviluppando partnership finanziarie pubblico-private. In relazione, ad esempio, ai rischi legati al cambiamento climatico, il potenziamento del sistema di protezione dei cittadini, delle imprese e dei territori dovrebbe sempre far leva anche sulla mutualizzazione assicurativa dei rischi», ha concluso Farina.