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Si sente tanto parlare di longevità e di come programmare la propria vita per vivere a lungo e meglio restando il più possibile attivi. Ma esiste anche una longevità professionale di cui si parla ancora troppo poco nonostante, a detta degli esperti, sarebbe bene iniziare a pensarci agli esordi della propria carriera. Del resto oggi i percorsi lavorativi non sono più lineari come un tempo anzi, spesso sono caratterizzati da stop, salite, discese, curve più o meno pericolose e bivi. Itinerari a ostacoli che richiedono attenzione costante, adattabilità e un pensiero di lungo periodo perché, come ha scritto Roberto D’Incau, Headhunter e Coach, uno dei pilastri di una lunga vita professionale è proprio la capacità di adattarsi a cambiamenti, nuove tecnologie e nuovi modi di lavorare. Come fare? L’esperto consiglia di:
- Investire fin da subito in competenze trasversali (soft skill), come il problem solving, la comunicazione, la capacità di lavorare in team, il sapere ispirare. Il tutto senza specializzarsi in una cosa sola, piuttosto costruendo competenze che permetteranno di reinventarsi quando e se sarà necessario.
- Mantenere un approccio al lavoro basato sul benessere. La longevità non può essere pensata senza un efficace bilanciamento tra vita professionale e personale, con un buon fit tra le due. Il consiglio è quello di costruire abitudini sane che permettano di sostenere il lavoro nel lungo termine. Assicurarsi di non sacrificare la propria salute mentale o fisica per il lavoro è fondamentale. La resilienza e l’energia a lungo termine dipendono dal sapere trovare un buon equilibrio.
- Puntare sulla crescita continua. La formazione non dovrebbe mai fermarsi: investire su sé stessi, seguire corsi e aggiornamenti anche dopo l’università o la formazione iniziale è la chiave per mantenere la propria carriera sostenibile nel tempo. Così come è importante restare sempre aggiornati su ciò che succede nel proprio settore e non solo, facendo della curiosità una risorsa vitale.
- Pensare a se stessi come un brand. La costruzione di un’immagine professionale solida fin da subito può garantire opportunità costanti nel tempo. Questo significa lavorare sulla propria reputazione e visibilità, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, senza strafare; curare i propri profili social fin dal primo giorno di lavoro con consapevolezza: qui la parola chiave è misura e coerenza complessiva del messaggio che si vuole dare. E poi fare networking strategico.
Perché, come dice l’esperto, la longevità professionale non è, come spesso si pensa, solo una questione di sopravvivenza nel mondo del lavoro, ma un viaggio di crescita continua, che richiede lungimiranza, passione e soprattutto la capacità di adattarsi e reinventarsi.