Lo smart working torna a crescere e si consolida. A fare da traino sono soprattutto le grandi e medie imprese come confermano anche i numeri dell’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, in base al quale nel 2023 i lavoratori da remoto nel nostro paese si sono assestati a poco più di 3,5 milioni, in leggera crescita rispetto al 2022, ma ben il 541% in più rispetto al pre-Covid. E nel 2024 si stima saranno 3,65 milioni gli smart worker in Italia. Di questi, 1,88 milioni lavorano in una grande impresa, 570 mila in una media azienda (l 10% della platea potenziale).
«Grandi e medie aziende» spiega Emanuele Franza, Branches Development Director di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato, «sono ormai abituate ad avere dipendenti e collaboratori che, in maniera sempre più decisa negli ultimi mesi, stanno chiedendo di lavorare a distanza, soprattutto perché il costo della vita nelle grandi città sta diventando proibitivo per molte persone. Se, da un lato, dare questa opportunità garantisce il benessere delle persone, dall’altro rende magari più complicata la gestione e lo svolgimento delle attività quotidiane».
4 consigli dagli esperti
Gestire le persone da distanza, infatti, richiede ai manager nuove competenze, grande attenzione e una presenza costante, anche da remoto. Quattro, in particolare, sono i consigli degli esperti di Hunters Group:
Chiarezza e trasparenza. Sono i due elementi fondamentali per creare un ambiente sano, nel quale le persone si sentano a proprio agio, e per tenere alti i livelli di engagement e di produttività. Per questo, è bene chiarire fin da subito gli obiettivi, pianificare meeting di allineamento e condividere le scadenze affinché tutti abbiamo chiara la visione di breve e medio periodo.
Comunicazione efficace, soprattutto a distanza. La comunicazione ha un ruolo chiave in ogni team e trascurare questo aspetto, quando si lavora a progetti complessi, può creare grossi problemi. È fondamentale, quindi, incoraggiare l’ascolto attivo, la condivisione di informazioni e un confronto continuo che, anche attraverso incontri informali, possa creare relazioni solide tra colleghi e con i manager.
Anticipare criticità e risolvere problemi. Investire tempo ed energie nella ricerca di informazioni è indispensabile per sapere sempre quello che succede e per identificare tempestivamente eventuali criticità che possono magari compromettere il business o il raggiungimento degli obiettivi.
Essere presenti. Un remote leader non può tenere la sua porta chiusa. Deve essere disponibile per confronti, scambi di idee o incontri di aggiornamento/allineamento periodici anche se filtrati da uno schermo. Perdere il contatto con le risorse e non avere un dialogo continuo e costante può, a lungo andare, inasprire problemi ed avere pesanti conseguenze sulle performance e sul business.