CARRIERA, PESA DI PIU’ LA PASSIONE O LA COMPETENZA?

Sulla carriera di un manager pesa di più la passione o la competenza?  Se fino a qualche tempo fa  il pensiero di Confucio «Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita» andava per la maggiore nelle aziende e fuori, ora sembra aver perduto terreno. «Molto meglio diventare davvero bravi in qualcosa», ha detto Cal Newport, autore del libro Così bravo che non potranno ignorarti. «E poi investire il capitale professionale che ne deriva per ottenere quegli aspetti che caratterizzano un ottimo un lavoro. Per esempio, godere di una certa autonomia, sentirsi bravi in ciò che si fa, instaurare relazioni con le altre persone e, non meno importante, trovare una missione  per la propria vita lavorativa».

In conclusione, secondo Newport riuscire a lavorare bene, in un ambiente sano e stimolante, è meglio che trovare il lavoro ideale. Perché la verità è che qualunque lavoro, alla fine, ha i suoi difetti e non è di certo la passione a rendere ciò che facciamo ogni giorno un buon lavoro.

Essere bravi non basta

Marcello Cattani, Presidente e A.d. Sanofi Italia e Malta, sulle pagine del mensile Business People, condivide il pensiero di Newport, ma solo in parte: «Essere bravissimi, i migliori, in un determinato campo è senza dubbio un vantaggio, ma non sono convinto che rappresenti un’assicurazione rispetto a una lunga e felice vita professionale. Oggi viviamo una dimensione sociale e d’impresa troppo complessa e mutevole, fortemente caratterizzata da un valore aggiunto, prezioso, quello dello scambio di esperienze e dell’interdisciplinarità. Questo premia la capacità di adattarsi, di sviluppare soft skill, di riuscire a scorgere e cogliere scenari futuri. Premia la capacità di stimolare e motivare le persone verso obiettivi sfidanti».  
Per Roberto Pietrantonio, Managing Director Mazda Motor Italia, invece oltre a essere bravi è fondamentale essere anche motivati perché «questo crea un ambiente positivo attorno a te, in cui stai bene e del quale puoi proattivamente contribuire al miglioramento, e di conseguenza stai ancor meglio ed è più facile appassionarti a ciò che fai e aver voglia di diventare sempre più efficace. Per quello che ho visto, quando diventi davvero bravo in questo modo è molto difficile per le aziende ignorarti e quindi, generalmente, ne consegue una crescita professionale».

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