CARRIERA, COME AFFRONTARE LA CRISI

Quando si arriva a metà carriera capita di domandarsi se il percorso che abbiamo fatto fino a quel momento è ancora quello che desideriamo o meno. Spesso dedichiamo alla riflessione pochi minuti, poi la rimuoviamo dalla nostra mente e ci immergiamo nuovamente nel lavoro. Ma secondo gli esperti, per mantenere alto il nostro engagement e la nostra motivazione varrebbe la pena fare chiarezza sul tema.  Come? Intanto riconoscendo che un momento di crisi a metà carriera può capitare.  «È spaventoso rendersi conto di non sapere più chi si è», ha raccontato una dirigente sanitaria di livello C sulle pagine della rivista americana Fast Company . Evitare la crisi però serve a poco, decisamente meglio agire.  Qui alcuni step suggeriti da un’esperta che potrebbero aiutare.

 Separa la tua identità dalla tua professione

Come manager è comune confondere la propria identità personale con quella dell’azienda dove si lavora, tanto che spesso ci presentiamo con la nostra professione. Un modus operandi che, con il tempo, inizia a farci perdere di vista dove finisce il nostro io individuale e dove inizia quello professionale. «Ripensandoci, ho intrecciato talmente tanto il mio lavoro con la mia identità che ho perso di vista chi ero», ha detto la dirigente sanitaria, riflettendo sulla propria esperienza. «Il mio duro lavoro e i miei risultati continuavano a essere premiati, e così ho continuato ad andare avanti, senza accorgermi di perdere me stessa». Per evitare che ciò accada, Cat O’Shaughnessy Coffrin, coach e scrittrice statunitense di successo, consiglia di esplorare i tratti che ci definiscono e che sono rimasti costanti da molto prima del nostro successo professionale. Un altro ottimo esercizio consigliato dall’esperta è quello di rivedere le nostre prime aspirazioni di carriera e di esaminare cosa ci attraeva di questi lavori. Dietro i ricordi, infatti, si nascondono preziose intuizioni sulle nostre curiosità e interessi innati.

Cambia contesto

Anche cambiare contesto è un buon modo per riscoprire il senso di sé. Tradurre le proprie competenze in un nuovo settore o ruolo indubbiamente non è semplice, ma è anche molto stimolante. «Ho fatto una svolta significativa nella mia carriera quando sono passata dal lavoro interno a quello di consulente per i talenti di un’ampia gamma di agenzie non profit», ha raccontato Keecia James, consulente e leader di talenti indipendente sulle pagine del magazine statunitense.  In seguito a questo cambiamento, ha detto James, «il mio lavoro mi permette ora di avere un impatto su una moltitudine di agenzie diverse, tutte con missioni e valori incredibili. E questo mi dà una carica in più».

Punta sul network

In genere tendiamo a essere molto più critici con noi stessi che con chi ci circonda. E questo a volte non aiuta a uscire dalla crisi, anzi la alimenta. Per questo chiedere ad amici o colleghi più stretti il loro parere sul nostro operato e sui nostri aspetti positivi e negativi può essere utile. Così come uscire dalla propria rete abituale di conoscenze e contatti professionali può ampliare il nostro modo di pensare e offrirci l’opportunità di esplorare nuove idee.  

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