DONNE AI VERTICI AZIENDALI, NON E’ SOLO UNA QUESTIONE DI PARITA’ DI GENERE

(Foto Freepik)

Nel 2022 l’Unione Europea ha stabilito che entro il 2026 le donne dovranno costituire il 40% degli amministratori non esecutivi nei consigli di amministrazione delle aziende quotate in Borsa.  Obiettivo: “garantire che l’equilibrio di genere nei cda delle grandi società quotate sia assicurato in tutta l’Unione”.

Questione di equità, certo, ma anche di efficacia.  A dirlo è  un recente studio della prestigiosa Harvard Business Review in base al quale la presenza di donne nei consigli di amministrazione può influire in positivo sull’andamento delle imprese.

La ricerca ha evidenziato, infatti, che le donne consigliere arrivano alle riunioni ben preparate e attente alle loro responsabilità. «Le donne sono api operaie, super preparate e pronte a fare il lavoro», ha detto una delle intervistate. A questa frase, ha fatto eco quella di un direttore uomo: «Le donne sono direttori più attenti, più preparati e più competenti». 

La diversità migliora le performance

Inoltre è stato messo in luce che le donne direttrici non hanno problemi a riconoscere quando non sanno qualcosa, anzi, lo ammettono senza problemi particolari. Un insieme di soft skill che impattano positivamente sulle performance aziendali.

«La diversità di genere nei team di gestione aziendale riveste un ruolo critico nella determinazione delle performance aziendali», ha detto a Forbes Claudia D’Arpizio, senior partner di Bain & Company . «In particolare, le aziende che vantano management team diversificati hanno una probabilità significativamente maggiore, pari al 45% secondo un nostro recente studio, di registrare una crescita nella quota di mercato. Questo dato sottolinea il legame diretto tra diversità e successo aziendale. Inoltre, le aziende con team di gestione inclusivi e diversificati hanno dimostrato di avere una probabilità cinque volte superiore di innovare rispetto a quelle meno diversificate. Un’altra evidenza importante che emerge dalle nostre ricerche è che le business unit più inclusive registrano un notevole aumento, approssimativamente del 20%, del fatturato. Questo dato conferma l’importanza di una leadership diversificata nel generare valore per l’azienda e stimolare la crescita economica».

Leadership diversificata

Non solo. Secondo l’esperta le aziende con una leadership diversificata tendono a ottenere migliori risultati finanziari. Le diverse prospettive e competenze portate dalle donne possono favorire l’innovazione, migliorare la capacità decisionale e aumentare la performance complessiva dell’azienda. 
Dati che evidenziano quanto sia importante che le imprese si impegnino attivamente nel promuovere la diversità di genere e nell’incoraggiare la partecipazione femminile al loro vertice. Un coinvolgimento che deve riflettersi necessariamente anche nelle politiche, nei processi decisionali e nelle pratiche di assunzione e promozione.

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