2025: QUASI 100 MLN DI EURO DI INVESTIMENTO IN AI PER LE COMPAGNIE ASSICURATIVE NAZIONALI

(Foto Freepik)

Secondo l’analisi IA e Assicurazioni: una partita aperta e senza precedenti firmata da Deloitte e dedicata alla rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale  nel mercato assicurativo, nell’anno in corso le Compagnie italiane investiranno circa 100 milioni di euro in IA, il doppio rispetto al 2024. 
«Le tempistiche di adozione diffusa di soluzioni basate su IA nel settore assicurativo nel nostro Paese dipendono fortemente dalla capacità del comparto di continuare a investire in modo strategico in innovazione», ha detto Andrea Poggi, Deloitte Central Mediterranean Innovation Leader sulle pagine di Insurzine.  «Al contempo è essenziale che gli investimenti del settore siano supportati da una regolamentazione equilibrata, adeguate incentivazioni e da un up skilling delle risorse umane che abbiano competenze adeguate».

Per le imprese assicuratrici italiane pare essere dunque arrivato il momento di accelerare il processo di digitalizzazione, «delineando una chiara strategia di adozione dell’IA», ha aggiunto Poggi. «Affinché questo avvenga, sarà necessario attivare piani organici con iniziative strategiche che sappiano rispondere alle aree di bisogno e alle priorità di intervento. Le istituzioni dovranno disegnare una normativa equilibrata e infine, dovranno essere attivati meccanismi pubblici di incentivazione per valorizzare gli investimenti messi in atto dalle imprese assicuratrici». 

Un ruolo in cambiamento

Secondo il report Deloitte, le trasformazioni che l’intelligenza artificiale, e in particolar modo l’IA Generativa, portano nel mondo assicurativo si sviluppano lungo tre direttrici principali.

La prima è il modello operativo e tecnico del futuro che evolverà in logica di efficienza e data-driven, grazie all’utilizzo esteso dei dati, abilitando un aumento di produttività e qualità dei processi aziendali. Secondo un altro  studio Deloitte: Generative AI: CEO innovation in the insurance industry il 91% dei CEO si aspetta che l’IA generativa possa portare a un incremento della produttività con una riduzione dei costi dal 40 al 60%.

La seconda direttrice è l’evoluzione del ruolo delle compagnie che, grazie all’IA, passeranno da essere singoli “assicuratori” a protagonisti di ecosistemi multiplayer e multidisciplinari, afferenti a molteplici aree di bisogno di cittadini e imprese, in cui le Assicurazioni sono centrali, offrendo nuovi servizi che andranno oltre la protezione, integrando soluzioni di player diversi grazie all’IA. Gli ecosistemi dove le assicurazioni potranno essere protagoniste e in alcuni casi leader di un’offerta multi settore integrata, sono quelli della salute, mobilità, clima, casa e rischi cyber e di impresa. Si andrà sempre di più nella direzione di ecosistemi a centralità assicurativa, in cui le Compagnie orchestreranno i diversi attori coinvolti.

Servizi in miglioramento

L’arrivo dell’IA migliorerà anche il livello del servizio offerto dalle assicurazioni alle imprese e ai cittadini, garantendo un incremento dell’assistenza e quello di soddisfazione dei bisogni delle persone.

Ma per le compagnie assicurative l’Intelligenza artificiale può diventare anche un potenziale nuovo mercato: per Deloitte, infatti,  i nuovi rischi legati all’utilizzo dell’IA, nel 2032 arriveranno a generare 4,7 miliardi di dollari di premi assicurativi sull’IA a livello internazionale, con un tasso annuo di crescita composto dell’80%.

La terza e ultima direttrice, invece, è quella riferita all’intero sistema assicurativo che potrà mettere a disposizione know-how, informazioni e servizi al Paese e alla PA, incrementando la capacità dello Stato di assicurare protezione e sviluppo ai propri cittadini e imprese.

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